Terminati i lavori di recupero dell'ex conceria Dussoni, il noto orfanotrofio che, fino agli anni Sessanta, supportò le famiglie dei soldati sardi durante il periodo della Prima Guerra Mondiale. La Fondazione Brigata Sassari venne inaugurata nel 1921. Successivamente alla chiusura delle attività, seguirono anni e anni di abbandono e degrado, fino a quando l'Amministrazione comunale nel 2000 decise di alienare il bene a favore dell’ERSU, Ente Regionale per il diritto allo Studio Universitario di Sassari, che acquistò l'immobile per oltre un milione di Euro. Ed è proprio qui che oggi, grazie a un'imponente opera di restauro conservativo, nasce la nuova Casa dello Studente, pronta ad accogliere 75 posti letto con alloggi soppalcati e ampi spazi verdi, sale e ambienti comuni per le attività culturali e ricreative degli studenti.

La struttura di Via Carlo Felice – edificio a due piani a forma di U dai muri rossi, austero e ancora dignitoso – ha visto l'inizio dei lavori nel settembre del 2015, il cui avanzamento ha raggiunto ad oggi il 40% degli interventi, trasformando lo stabile da freddo e poco isolato a edificio dalle massime prestazioni. Un'attenta diagnosi energetica è stata condotta per determinare i punti deboli dell'edificio. Da una classe energetica "G" abbiamo raggiunto la certificazione in classe “A”.

Il progetto esecutivo è stato approvato dall’Unità Tecnica Regionale per i Lavori Pubblici della Regione Sardegna l’11 settembre 2014. In seguito all’espletamento della gara i lavori di recupero sono stati affidati alle imprese "Dott. Mario Ticca" srl e “Buccellato srl” di Sestu (CA).

Obiettivo: realizzare un intervento in grado di coniugare armonicamente qualità architettonica, risparmio energetico, compatibilità ambientale e benessere di vita degli occupanti dell’edificio.

Al fine di dare più luce agli ambienti interni, per la qualità dei materiali in termini di comfort d‘uso, il progettista ha optato per l‘uso di 54 finestre per tetti. In particolare per RotoQ QT4 H2C AL S0 F, la finestra per tetti Roto con apertura a bilico, nella variante elettrica, in legno, con doppio vetrocamera ad isolamento termoacustico, antiappannamento e antigrandine, dal valore termoisolante pari a Uw 1,2 W²K e con distanziale in PVC, per evitare possibili condense perimetrali all’interno del vetrocamera stesso.

La scelta di optare per la finestra di ultima generazione, nata in casa Roto, è stata dettata dalle caratteristiche prestazioni del serramento che, in concomitanza con le migliori finestre verticali, sono in grado di offrire la giusta protezione dal freddo e dal caldo per ambienti ben isolati e protetti dall’azione degli agenti atmosferici. Insomma: finalmente un "serramento" anche per il tetto.

Efficienza energetica combinata con una posa semplificata, grazie ad un prodotto arrivato in cantiere già premontato dalla produzione tedesca, privo di viti esterne che, nel tempo, possono essere causa di infiltrazioni, muffe, perdite energetiche e spiacevoli inconvenienti nei locali abitati.

In una terra baciata dal sole, per garantire una maggiore protezione dal surriscaldamento estivo e migliorare la qualità della vita all'interno degli ambienti, il progettista ha accessoriato le finestre di apposite tapparelle esterne elettriche, dotate di sistema di movimentazione soft stop super silent, con controllo a distanza, sensori per la chiusura automatica in caso di pioggia e centralina predisposta per qualsiasi tipo di impianto domotico esistente.